lunedì 23 settembre 2013

Il separé

Ciao a tutte e tutti

 A seguito di rimostranze che mi sono giunte dopo le prime
assemblee del nuovo anno, mi sono preso appunti e sono andato da Nadia Gorni, responsabile A.T.A. che "dirige il traffico" del nostro comprensorio amministrativamente.

Oggetto del contendere: l’inizio anno alla Da Verrazzano, circa l'edilizia scolastica, non solo la didattica.

Io avevo notizie di un certo tipo, circa l'impegno profuso per la scuola, che mi sono state confermate. Dopo i lavori di giugno, che hanno avuto alcuni intoppi e creato alcuni problemi, il personale scolastico si è fatto carico di ripristinare condizioni di normalità e qualcosa di più.

Parlando fuori dai denti, mentre molti di noi erano in spiaggia, loro si sono fatti un mazzo immenso per rendere operativo l'istituto, con il contributo VOLONTARIO dei bidelli anche esterni. La palestra è agibile, l'aula della prima è stata resa il più dignitosa possibile, hanno lavato le tende, ridipinto i muri delle aule delle medie, chiuso buchi, aggiunto infissi, mezzo vuotato i fondi. La dirigente De Filippis ha perfino portato da casa una sua tenda come separé per gli spogliatoi.

Questo, per i nostri figli, immagino. Non certo per lustrarsi medaglie.

Come risultato, alle prime assemblee si levano solo peana di protesta, mugugni e VOCI INFONDATE, tipo il fatto che la palestra sarebbe inagibile.

La dottoressa Gorni - sempre disponibile a fornire informazioni utili ed esaustive - è giustamente amareggiata. Secondo me, gli insegnanti e noi genitori dobbiamo completamente RIVEDERE il nostro modo di partecipare all'avventura di questo bistrattato gioiellino che è la scuola pubblica.

Sono sgomento anch'io, non per partito preso, ma perché così siamo livorosi e inutili. E invece, con un po' di buona volontà so che potremmo non esserlo. Ad esempio, ora ci sono tutti i fondi da svuotare, razionalizzare e rendere più salubri. Siamo tanti, e pieni di buona volontà, sembra. Vi dò una notizia: si può fare. Basta metterci a disposizione, riunirci in gruppi, fornire un'autocertificazione al Comune che, entro certi limiti, ci può pure fornire il materiale di cui abbiamo bisogno. Alla Gianelli hanno ridipinto le aule così.



Su questo fronte, Mariacristina Ruggieri e il Comitato dei Genitori sono a disposizione.

Fate pure girare la voce!

Scusate lo sfogo, e il fatto di essermi soffermato solo sul "mio" istituto che frequento ogni mattina, ma credo che il discorso valga in generale.


Buon inizio COSTRUTTIVO dell'anno scolastico!

De Pres,
Lorenzo Calza

RALPH SUPERMAXIEROE

C'era un tempo in cui le mie giornate erano molto più lunghe di adesso, al punto che ne sprecavo gran parte stravaccata sul divano. Allora trasmettevano in tv un telefilm che si chiamava Ralph SuperMaxiEroe.


La storia era quella di un giovane riccioluto, del tipo bravo ragazzo un po' imbranato ma con una fidanzata strepitosa, cui una banda di extraterrestri scriteriati consegnava un incredibile pacco.
La scena dell'incontro con l'astronave aliena era abbastanza spettacolare, con luci vorticanti, musica incalzante, sagome inquietanti a stento profilantisi durante la notte senza stelle.
Un po' kitsch, ma indispensabile ai fini della narrazione.

Fatto sta che nel pacco il giovane trovava un abitino aderente rosso fuoco, con mantello e stivaletti coordinati, grazie al quale trasformarsi, con un certo imbarazzo va detto, da impacciato professore (perché quello era il suo mestiere, prima della 1ª puntata) a impavido difensore della giustizia: la tutina magica gli consentiva infatti di volare, ascoltare e vedere cose lontanissime nello spazio, subire percosse micidiali senza farsi un graffio e via dicendo.
Il guaio, però, era che non gli veniva data nessuna istruzione sul modo in cui utilizzare questi poteri. Nessun manuale d'istruzioni. Nessun telecomando.  Neppure una caverna ghiacciata al polo dove qualcuno, possibilmente competente in materia, gli spiegasse tramite filmati olografici come muoversi sulla Terra... Niente di niente, insomma.
Un disastro, soprattutto i primi tempi, ma il povero insegnante non poteva mica tirarsi indietro, con quella responsabilità sul groppone e tutti quei terroristi folli e avidi che si aggiravano per l'America degli anni Ottanta! E così ogni volta, dopo aver cozzato contro palazzi o alberi, danneggiato cose, persone e l'autostima, si rialzava e ricominciava da capo la caccia ai cattivoni, riuscendo quasi sempre, magari con poca eleganza, a restaurare pace e giustizia.

Ecco, negli ultimi 10, quasi 11 anni, ho ripensato spesso a Ralph SuperMaxiEroe.
L'ho sentito molto vicino. Già mi era simpatico, ma il sentimento si è trasformato proprio in empatia quando anche a me, come a Ralph, una banda di ignoti scriteriati ha consegnato, 10, anzi quasi 11 anni fa, un incredibile pacchetto.

Anche lì l'ambientazione, la location per così dire, ha giocato una parte rilevantissima: direi quasi che ha contribuito fortemente a confondermi del tutto, al punto che solo dopo qualche mese ho finalmente compreso in che guaio mi ero cacciata.
Il mio pacchetto, devo essere onesta, strillava come un aquilotto e più che misterioso era tanto tenero, ma era altrettanto imbarazzante con le tutine di ciniglia o i berretti di lana fatti a mano.

In ogni caso, la cosa più sconvolgente è che non c'era il libretto d'uso.
Nè io nè mio marito abbiamo trovato nulla, eppure abbiamo chiesto e indagato a fondo, interrogando più volte pediatri e infermiere e ostetriche che non fosse andato perduto nella confusione di quella mattina. Niente. Nada. Rien de rien. Neppure uno di quei foglietti ripiegati in 8 con 4 righe di spiegazione scritte in rumeno, swaili e finlandese. Ci saremmo accontentati, ma nisba, a parte qualche sorrisetto derisorio o, al più, di compatimento.
Tutto questo potere e nessuna capacità di controllo...

Stessa storia, poi, 3 anni dopo: luci accecanti, suoni sconosciuti, tutta un'agitazione strana, freddo e caldo assieme e poi, bam!, un altro affarino incomprensibile di cui non si potrà più fare a meno.
In fondo, chi si ricorda com'era, prima che succedesse? Non c'è storia, no?, prima della 1ª puntata.
Ed è ancora così: sono mamma da 11 anni e ancora non so come si fa.

mercoledì 4 settembre 2013

Campo papà!































Illustri colleghe e colleghi genitori, vi segnalo questa bella iniziativa organizzata da un nostro concittadino celebre e volenteroso. Come noi, solerte militante della causa genitoriale!

http://www.professionepapa.it/eventi/daddy-camp-4
Come avrete letto, offre il contributo volontario anche il sottoscritto, con un laboratorio sul fumetto…

Donetta di Torriglia, in Val Trebbia, è raggiungibile in una mezzoretta da Genova. Vi assicuro che si tratta di una bellissima esperienza, non solo per il rapporto tra papà e figli, ma per la famiglia tutta, se volete. Seguite le istruzioni qui sotto o nel link, iscrivetevi, e non vi pentirete!

Magari, l’occasione per rivedersi, il giorno prima della ripresa dei nostri gravosi impegni di accompagnatori scolastici, rappresentanti istituzionali, semplici osservatori, o qualunque altro ruolo abbiate! ;-)
Comunque sia… FATE GIRARE!
Grasssssie.

Un salutone a tutte e tutti!

De Pres
Lorenzo Calza